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Associazione Europea
Scuola e Professionalità Insegnante |
Genitori e scuola, un’alleanza per l’educazione - Milano,
26 gennaio 2008
Intervento del Prof. Angelo Ruggiero, Presidente Nazionale
dell’AESPI
I fini dell’A.E.S.P.I. sono così riassunti dall’art.2 del suo Statuto associativo: "1.migliorare le legittime esigenze di ordine morale, economico, giuridico e sociale dei docenti e dirigenti scolastici in servizio e in quiescenza; 2.promuovere iniziative che favoriscano la solidarietà, la collaborazione e lo scambio di esperienze tra docenti; 3.fornire agli iscritti assistenza e consulenza tecnica; 4.promuovere ricerche e studi particolari su problemi pedagogici e quant’ altro sia necessario per riqualificare e rendere più efficiente la scuola italiana; 5.promuovere rapporti con l’Amministrazione Scolastica a livello centrale e periferico e con gli Enti locali; 6.realizzare, eventualmente in collaborazione con altri, attività di aggiornamento e di formazione per i docenti di ogni ordine e grado; 7. partecipare ad azioni formative secondo quanto previsto in ambito europeo, in particolare nella formazione permanente e nell’ innovazione tecnologica; 8.stabilire rapporti con organizzazioni parallele il cui fine sia di coordinare e condurre azioni comuni in difesa dei dipendenti della scuola in servizio e in quiescenza con particolare riferimento ai docenti e dirigenti di ogni ordine e grado; 9.intervenire presso le forze politiche, per la presentazione di emendamenti nel corso dell’ iter parlamentare di leggi che coinvolgano la scuola o il personale scolastico, o per proporre interrogazioni parlamentari; 10.promuovere, anche in collaborazione con altri, istanze agli Organi di Governo affinché diano seguito alla richiesta di istituzione di un albo professionale e, in prospettiva, al riconoscimento di un ordine professionale degli insegnanti; 11. promuovere azioni giurisdizionali collettive attraverso i quattro gradi della giustizia amministrativa(T.A.R, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale, Giustizia ordinaria) a difesa degli iscritti." E’ chiaro quindi l’interesse che l’AESPI rivolge al tema del rapporto tra genitori e scuola, quell’"alleanza per l’educazione" che non solo è possibile, ma che è il fondamento della stessa istituzione della scuola, e che in realtà è stata normale per secoli (forse addirittura per millenni), quando fiducia reciproca e valori condivisi caratterizzavano il legame tra famiglie e insegnanti. Da anni il rapporto, almeno apparentemente, sembra essersi incrinato, conformemente alla situazione di disgregazione che caratterizza in genere la società di oggi (cosiddetta "post-moderna"). Molteplici le cause dirette, nel caso specifico della scuola: accenno rapidamente ad alcune. In primo luogo, l’istituzionalizzazione, imposta per legge, degli errori di quel "Sessantotto", di cui ricorre l’infausto quarantennio, con l’istituzione e il permanere di organismi apparentemente rappresentativi, nei quali si confondono i ruoli e le competenze, togliendo in realtà sia a insegnanti, sia a genitori le proprie responsabilità e accentuando inevitabilmente la conflittualità. A questo si affianca il clima permanente di spersonalizzazione e rissosità assembleare. Dobbiamo aggiungere quello "Statuto delle studentesse e degli studenti", di cui da molte parti si richiede quanto meno un’ampia revisione, che ignora la natura del rapporto educativo, sottraendo la persona dell’alunno alla naturale dipendenza sia dai genitori, sia dagli insegnanti, quando non anche dalla legislazione ordinaria. Desidero infine ricordare la ulteriore confusione indotta da una legislazione dissennata che confonde momenti didattici con atti burocratici e amministrativi. E’ pertanto necessaria una revisione profonda, nelle coscienze prima ancora che nelle istituzioni, che restauri dalle fondamenta una scuola degna di tal nome: a una sorta di "patto nazionale" a ciò rivolto si devono sentir chiamati quanti hanno a cuore le sorti del Paese e delle nuove generazioni.
Angelo Ruggiero